Questa tesi indaga la figura di Carlo Cardazzo in qualità di collezionista d’arte contemporanea, editore delle Edizioni del Cavallino e direttore della omonima galleria veneziana. Dopo aver approfondito il valore storico della sua collezione, l’importanza dell’attività svolta dalle Edizioni del Cavallino, anche attraverso la creazione di un apposito padiglione alla Biennale di Venezia, si analizzerà la Galleria del Cavallino partendo dalla struttura realizzata da Carlo Scarpa prima nel 1942 e poi nel 1949, in occasione del trasloco in una nuova sede. Verranno quindi elencate tutte le mostre della Galleria del Cavallino dalla sua apertura nel 1942 fino alla scomparsa prematura di Carlo Cardazzo nel 1963 integrando tutti i dati reperibili riguardo ai cataloghi delle esposizioni, ai testi critici pubblicati in quelle occasioni, alle opere esposte, ai prezzi, alla corrispondenza tra il gallerista e gli artisti e infine gli articoli di giornale che recensivano l’evento. Il fine è quello di creare un testo che possa riunire una notevole quantità di dati e farli interagire per comprendere in profondità quali siano stati gli artisti su cui il gallerista ha maggiormente investito, quali siano stati i suoi punti fermi e quali invece dei fenomeni passeggeri.

Carlo Cardazzo e La Galleria del Cavallino. Le mostre dal 1942 al 1963.

Orler, Cesare
2022/2023

Abstract

Questa tesi indaga la figura di Carlo Cardazzo in qualità di collezionista d’arte contemporanea, editore delle Edizioni del Cavallino e direttore della omonima galleria veneziana. Dopo aver approfondito il valore storico della sua collezione, l’importanza dell’attività svolta dalle Edizioni del Cavallino, anche attraverso la creazione di un apposito padiglione alla Biennale di Venezia, si analizzerà la Galleria del Cavallino partendo dalla struttura realizzata da Carlo Scarpa prima nel 1942 e poi nel 1949, in occasione del trasloco in una nuova sede. Verranno quindi elencate tutte le mostre della Galleria del Cavallino dalla sua apertura nel 1942 fino alla scomparsa prematura di Carlo Cardazzo nel 1963 integrando tutti i dati reperibili riguardo ai cataloghi delle esposizioni, ai testi critici pubblicati in quelle occasioni, alle opere esposte, ai prezzi, alla corrispondenza tra il gallerista e gli artisti e infine gli articoli di giornale che recensivano l’evento. Il fine è quello di creare un testo che possa riunire una notevole quantità di dati e farli interagire per comprendere in profondità quali siano stati gli artisti su cui il gallerista ha maggiormente investito, quali siano stati i suoi punti fermi e quali invece dei fenomeni passeggeri.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/11714