La tesi consiste nell’edizione critica della “Gemma purpurea”, composta dal dictator bolognese Guido Faba (1190-1250 ca.). Il trattato, trasmesso da sedici manoscritti, è in lingua latina, ma contiene quindici formule epistolari in volgare bolognese. Le edizioni finora curate sono parziali e vertono quasi solo sulle formule volgari. L’opera, infatti, è stata oggetto soprattutto dell’interesse degli italianisti, in quanto rappresenta il primo esempio di prosa letteraria in volgare italiano, nonché la prima attestazione del volgare nell’ars dictaminis. Dopo un’introduzione di carattere generale sul dictamen nel XIII secolo e su vita e opere del Faba, ho descritto e recensito i codici che trasmettono la “Gemma” e ho svolto l’edizione critica del testo. Infine ho commentato il testo sul piano del contenuto.

"La Gemma purpurea di Guido Faba: edizione critica e commento"

Vescovo, Michele
2019/2020

Abstract

La tesi consiste nell’edizione critica della “Gemma purpurea”, composta dal dictator bolognese Guido Faba (1190-1250 ca.). Il trattato, trasmesso da sedici manoscritti, è in lingua latina, ma contiene quindici formule epistolari in volgare bolognese. Le edizioni finora curate sono parziali e vertono quasi solo sulle formule volgari. L’opera, infatti, è stata oggetto soprattutto dell’interesse degli italianisti, in quanto rappresenta il primo esempio di prosa letteraria in volgare italiano, nonché la prima attestazione del volgare nell’ars dictaminis. Dopo un’introduzione di carattere generale sul dictamen nel XIII secolo e su vita e opere del Faba, ho descritto e recensito i codici che trasmettono la “Gemma” e ho svolto l’edizione critica del testo. Infine ho commentato il testo sul piano del contenuto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/1169