La tesi esplorerà come i cosiddetti processi di "nation-building" influenzino l'approccio di uno Stato alla diversità etnica e culturale. Analizzerà perciò come tale approccio condizioni la percezione di immigrati e rifugiati, con particolare riferimento alla consequenziale volontà di uno Stato di mettere in atto programmi di reinsediamento (prendendo altresì in considerazione il contributo delle Organizzazioni internazionali e della società civile). Svolgerà questa analisi mettendo a paragone le esperienze di Giappone e Canada, particolarmente emblematiche. Per prima cosa, definirà il concetto di "reinsediamento", presentando la sua storia, in particolare come e perché sia diventato una delle soluzioni al "problema dei rifugiati" indicate dall'UNHCR, e il suo successivo sviluppo. Esaminerà anche la letteratura rilevante relativa alla formazione dell'identità nazionale e ai concetti di "multi-level governance" e "network", illustrando la loro rilevanza in relazione alla gestione dell'immigrazione, con particolare riferimento ai rifugiati. Allo scopo di comprendere le differenze che caratterizzano i due Paesi in tale contesto, il primo capitolo approfondirà i trascorsi storici di Giappone e Canada con le minoranze e l'immigrazione, esaminando il contesto socioculturale che ha contribuito a definire l'approccio nazionale nei confronti di tali gruppi. Il secondo capitolo opererà una comparazione tra le esperienze dei due Stati con la crisi dei rifugiati Indocinesi degli anni Settanta e Ottanta, che ha rappresentato per entrambi un precedente di reinsediamento di rifugiati. Si concentrerà su come tale evento abbia contribuito (o meno) a modificare le precedenti posizioni politiche e sociali riguardo tale argomento, ponendo anche l'accento sul ruolo giocato dalle Organizzazioni internazionali (in particolare l'UNHCR) e dalla società civile. Il terzo capitolo procederà con la descrizione dettagliata degli attuali programmi governativi di Giappone e Canada per il reinsediamento dei rifugiati, mettendo in evidenza eventuali cambiamenti nella percezione sociale e nelle pratiche di reinsediamento. L'elaborato trarrà poi le sue conclusioni dall'analisi comparativa dei programmi di reinsediamento giapponese e canadese, riflettendo criticamente sul ruolo fondamentale delle narrazioni nazionali e le loro conseguenze sulle iniziative rivolte all'accoglienza dei rifugiati, specialmente se permanente (come nel caso del reinsediamento). Allo stesso tempo, analizzerà come tali discorsi si relazionino con le pressioni internazionali e provenienti dalla società civile, concludendo che il contributo di queste ultime è essenziale per l'attuazione efficace di programmi di reinsediamento.
How does the relationship between government-led nation-building processes and international and civil society initiatives affect refugee resettlement programmes? A historical analysis of Japan’s and Canada’s experiences.
Venier, Silvia
2022/2023
Abstract
La tesi esplorerà come i cosiddetti processi di "nation-building" influenzino l'approccio di uno Stato alla diversità etnica e culturale. Analizzerà perciò come tale approccio condizioni la percezione di immigrati e rifugiati, con particolare riferimento alla consequenziale volontà di uno Stato di mettere in atto programmi di reinsediamento (prendendo altresì in considerazione il contributo delle Organizzazioni internazionali e della società civile). Svolgerà questa analisi mettendo a paragone le esperienze di Giappone e Canada, particolarmente emblematiche. Per prima cosa, definirà il concetto di "reinsediamento", presentando la sua storia, in particolare come e perché sia diventato una delle soluzioni al "problema dei rifugiati" indicate dall'UNHCR, e il suo successivo sviluppo. Esaminerà anche la letteratura rilevante relativa alla formazione dell'identità nazionale e ai concetti di "multi-level governance" e "network", illustrando la loro rilevanza in relazione alla gestione dell'immigrazione, con particolare riferimento ai rifugiati. Allo scopo di comprendere le differenze che caratterizzano i due Paesi in tale contesto, il primo capitolo approfondirà i trascorsi storici di Giappone e Canada con le minoranze e l'immigrazione, esaminando il contesto socioculturale che ha contribuito a definire l'approccio nazionale nei confronti di tali gruppi. Il secondo capitolo opererà una comparazione tra le esperienze dei due Stati con la crisi dei rifugiati Indocinesi degli anni Settanta e Ottanta, che ha rappresentato per entrambi un precedente di reinsediamento di rifugiati. Si concentrerà su come tale evento abbia contribuito (o meno) a modificare le precedenti posizioni politiche e sociali riguardo tale argomento, ponendo anche l'accento sul ruolo giocato dalle Organizzazioni internazionali (in particolare l'UNHCR) e dalla società civile. Il terzo capitolo procederà con la descrizione dettagliata degli attuali programmi governativi di Giappone e Canada per il reinsediamento dei rifugiati, mettendo in evidenza eventuali cambiamenti nella percezione sociale e nelle pratiche di reinsediamento. L'elaborato trarrà poi le sue conclusioni dall'analisi comparativa dei programmi di reinsediamento giapponese e canadese, riflettendo criticamente sul ruolo fondamentale delle narrazioni nazionali e le loro conseguenze sulle iniziative rivolte all'accoglienza dei rifugiati, specialmente se permanente (come nel caso del reinsediamento). Allo stesso tempo, analizzerà come tali discorsi si relazionino con le pressioni internazionali e provenienti dalla società civile, concludendo che il contributo di queste ultime è essenziale per l'attuazione efficace di programmi di reinsediamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/11686