L’interesse nei confronti della cultura materiale, nato nel XIX secolo all’interno di discipline accademiche come l’archeologia e l’antropologia culturale di stampo positivistico, si è diffuso anche in ambito storiografico a partire dalla metà del XX secolo e si è sviluppato secondo diverse prospettive. In questa sede si è scelto di focalizzare l’attenzione sul rapporto tra gestualità e oggetti per indagare l’universo materiale di Isabella Bellocchio, cortigiana vissuta nella seconda metà del XVI secolo e processata dal tribunale del Sant’Uffizio di Venezia per alcuni supposti atti di stregoneria. Attraverso lo studio delle sue carte processuali conservate presso l’Archivio di Stato di Venezia si sono analizzati gli spazi, le reti sociali e gli oggetti che costellavano la quotidianità di Isabella Bellocchio e di altre “streghe” veneziane a lei contemporanee; inoltre, alcuni documenti relativi al testamento di Isabella custoditi presso l’Archivio storico del Patriarcato di Venezia hanno consentito di esplorare le medesime tematiche al di fuori delle fonti inquisitoriali.
«Eccole le strighe che fanno le strigarie!». L'universo materiale di Isabella Bellocchio (Venezia, 1589-1600)
Caron, Mara
2022/2023
Abstract
L’interesse nei confronti della cultura materiale, nato nel XIX secolo all’interno di discipline accademiche come l’archeologia e l’antropologia culturale di stampo positivistico, si è diffuso anche in ambito storiografico a partire dalla metà del XX secolo e si è sviluppato secondo diverse prospettive. In questa sede si è scelto di focalizzare l’attenzione sul rapporto tra gestualità e oggetti per indagare l’universo materiale di Isabella Bellocchio, cortigiana vissuta nella seconda metà del XVI secolo e processata dal tribunale del Sant’Uffizio di Venezia per alcuni supposti atti di stregoneria. Attraverso lo studio delle sue carte processuali conservate presso l’Archivio di Stato di Venezia si sono analizzati gli spazi, le reti sociali e gli oggetti che costellavano la quotidianità di Isabella Bellocchio e di altre “streghe” veneziane a lei contemporanee; inoltre, alcuni documenti relativi al testamento di Isabella custoditi presso l’Archivio storico del Patriarcato di Venezia hanno consentito di esplorare le medesime tematiche al di fuori delle fonti inquisitoriali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/11668