Oggetto della tesi è l’analisi del ruolo dell’architettura contemporanea come motore di riqualificazione e rilancio economico dei contesti urbani tra dimensioni extra e innovazione funzionale, in particolare a partire da una crescente centralità del Medio Oriente che, attraverso strategie e sfide architettoniche, sta portando gli Emirati Arabi Uniti ad emergere come luogo culturale deputato a livello internazionale. In tal senso, paesi considerati come regioni periferiche della cultura si stanno trasformando in destinazioni primarie per l'arte grazie ad ingenti finanziamenti e prestigiose acquisizioni. La tesi si sviluppa partendo da un’osservazione ravvicinata delle città di Abu Dhabi e Dubai, finalizzata a cogliere i caratteri di rilancio economico in contesti urbani in rapida crescita e, quindi, le molteplici strategie adottate dagli Emirati Arabi Uniti sia in ambito culturale che in ambito urbanistico. La strategia urbana attualmente adottata da parte delle città di Abu Dhabi e di Dubai utilizza un approccio quasi sempre votato ad uno sviluppo sostenibile delle nuove opere realizzate, puntando ad un funzionamento evoluto della vita negli spazi pubblici, in particolare in quelli destinati alle attività culturali. Il distretto dell’Isola di Saadiyat, insieme al District 2020, dimostrano, infatti, come lo sviluppo dei centri culturali possa trasformare tali politiche in strategie spaziali urbanistiche. Attraverso l’analisi dell’emergente polo museale dell’Isola di Saadiyat ad Abu Dhabi nella tesi vengono studiati tre differenti approcci progettuali inerenti la contemporaneità, quindi la relazione tra le differenti soluzioni architettoniche e la pertinenza delle stesse con le esigenze museali rispettivamente nel Louvre Abu Dhabi Museum (2006-2017), progettato da Jean Nouvel, nel Guggenheim Abu Dhabi (in fase di realizzazione), progettato da Frank O. Gehry e ne Museo Nazionale Zayed (in fase di realizzazione), progettato da Norman Foster. Queste grandiose architetture - realizzate in collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali quali il Louvre Museum di Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e il British Museum di Londra – sono state pensate per conciliare la promozione culturale locale con quella globale e, allo stesso tempo, stanno contribuendo alla riqualificazione di intere aree urbane, sia rivoluzionando il concetto stesso di museo (in taluni casi considerato alla stessa stregua di un’opera d’arte), sia agendo come motore nei processi di rilancio economico dei relativi contesti urbani in cui sorgono, dimostrando a tutti gli effetti le potenzialità dell’architettura contemporanea nella qualificazione di contesti urbani finora anonimi, fino a trasformare gli stessi in centri di diffusione culturale internazionale.
Architettura contemporanea e promozione culturale globale. Il caso del polo museale dell'Isola di Saadiyat.
Zago, Ilaria
2022/2023
Abstract
Oggetto della tesi è l’analisi del ruolo dell’architettura contemporanea come motore di riqualificazione e rilancio economico dei contesti urbani tra dimensioni extra e innovazione funzionale, in particolare a partire da una crescente centralità del Medio Oriente che, attraverso strategie e sfide architettoniche, sta portando gli Emirati Arabi Uniti ad emergere come luogo culturale deputato a livello internazionale. In tal senso, paesi considerati come regioni periferiche della cultura si stanno trasformando in destinazioni primarie per l'arte grazie ad ingenti finanziamenti e prestigiose acquisizioni. La tesi si sviluppa partendo da un’osservazione ravvicinata delle città di Abu Dhabi e Dubai, finalizzata a cogliere i caratteri di rilancio economico in contesti urbani in rapida crescita e, quindi, le molteplici strategie adottate dagli Emirati Arabi Uniti sia in ambito culturale che in ambito urbanistico. La strategia urbana attualmente adottata da parte delle città di Abu Dhabi e di Dubai utilizza un approccio quasi sempre votato ad uno sviluppo sostenibile delle nuove opere realizzate, puntando ad un funzionamento evoluto della vita negli spazi pubblici, in particolare in quelli destinati alle attività culturali. Il distretto dell’Isola di Saadiyat, insieme al District 2020, dimostrano, infatti, come lo sviluppo dei centri culturali possa trasformare tali politiche in strategie spaziali urbanistiche. Attraverso l’analisi dell’emergente polo museale dell’Isola di Saadiyat ad Abu Dhabi nella tesi vengono studiati tre differenti approcci progettuali inerenti la contemporaneità, quindi la relazione tra le differenti soluzioni architettoniche e la pertinenza delle stesse con le esigenze museali rispettivamente nel Louvre Abu Dhabi Museum (2006-2017), progettato da Jean Nouvel, nel Guggenheim Abu Dhabi (in fase di realizzazione), progettato da Frank O. Gehry e ne Museo Nazionale Zayed (in fase di realizzazione), progettato da Norman Foster. Queste grandiose architetture - realizzate in collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali quali il Louvre Museum di Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e il British Museum di Londra – sono state pensate per conciliare la promozione culturale locale con quella globale e, allo stesso tempo, stanno contribuendo alla riqualificazione di intere aree urbane, sia rivoluzionando il concetto stesso di museo (in taluni casi considerato alla stessa stregua di un’opera d’arte), sia agendo come motore nei processi di rilancio economico dei relativi contesti urbani in cui sorgono, dimostrando a tutti gli effetti le potenzialità dell’architettura contemporanea nella qualificazione di contesti urbani finora anonimi, fino a trasformare gli stessi in centri di diffusione culturale internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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