Il presente lavoro si ripropone di offrire una riflessione teorica assieme ad alcuni spunti metodologici inerenti al tema dell'educazione alla scrittura creativa, soffermandosi in particolare sulla produzione di testi narrativi. Il saggio, che attinge alle discipline della glottodidattica, della linguistica, della narratologia e della psicologia cognitiva, è suddiviso in tre parti, le quali affrontano rispettivamente il tema del cosa significa allenarsi alla scrittura creativa, del perché scegliere di farlo e del come farlo. Nella prima parte si indagherà infatti sull'oggetto dell'insegnamento. Verranno dunque forniti alcuni cenni teorici in merito al concetto di creatività e di comunicazione scritta, che saranno seguiti da una breve introduzione alle discipline di analisi del testo narrativo. La seconda parte si concentrerà maggiormente sui benefici di tale pratica in termini di arricchimento linguistico e crescita cognitiva ed individuale, indagando specialmente sulle possibili applicazioni pratiche dello storytelling. In fine, nella terza parte del saggio verrà presentata una proposta metodologica che abbiamo voluto denominare “Laboratorio Tavola Rotonda”, con riferimento all'approccio didattico a mediazione sociale in cui il laboratorio affonda le sue radici. Nel produrre questo saggio abbiamo volutamente scelto di dargli un orientamento operativo, nella convinzione che l'educazione alla scrittura, come del resto l'educazione linguistica in generale, non possa prescindere dalla pratica (learning by doing). Il testo è dunque corredato di una selezione di esercizi atti ad affinare le proprie competenze in merito ai temi trattati. La scelta del titolo, in fine, è dettata dalla convinzione che la scrittura creativa non debba essere poi così diversa dallo sport, sia in termini di accessibilità, sia per quanto riguarda la necessità di un approccio pratico e attivo, e in fine anche per quanto concerne gli ingenti benefici di allenarsi in una dimensione di socialità; in altre parole, di progredire mediante l'incontro/scontro con i “compagni di squadra”.
Allenarsi e allenare alla scrittura creativa
Ballarin, Giovanna
2017/2018
Abstract
Il presente lavoro si ripropone di offrire una riflessione teorica assieme ad alcuni spunti metodologici inerenti al tema dell'educazione alla scrittura creativa, soffermandosi in particolare sulla produzione di testi narrativi. Il saggio, che attinge alle discipline della glottodidattica, della linguistica, della narratologia e della psicologia cognitiva, è suddiviso in tre parti, le quali affrontano rispettivamente il tema del cosa significa allenarsi alla scrittura creativa, del perché scegliere di farlo e del come farlo. Nella prima parte si indagherà infatti sull'oggetto dell'insegnamento. Verranno dunque forniti alcuni cenni teorici in merito al concetto di creatività e di comunicazione scritta, che saranno seguiti da una breve introduzione alle discipline di analisi del testo narrativo. La seconda parte si concentrerà maggiormente sui benefici di tale pratica in termini di arricchimento linguistico e crescita cognitiva ed individuale, indagando specialmente sulle possibili applicazioni pratiche dello storytelling. In fine, nella terza parte del saggio verrà presentata una proposta metodologica che abbiamo voluto denominare “Laboratorio Tavola Rotonda”, con riferimento all'approccio didattico a mediazione sociale in cui il laboratorio affonda le sue radici. Nel produrre questo saggio abbiamo volutamente scelto di dargli un orientamento operativo, nella convinzione che l'educazione alla scrittura, come del resto l'educazione linguistica in generale, non possa prescindere dalla pratica (learning by doing). Il testo è dunque corredato di una selezione di esercizi atti ad affinare le proprie competenze in merito ai temi trattati. La scelta del titolo, in fine, è dettata dalla convinzione che la scrittura creativa non debba essere poi così diversa dallo sport, sia in termini di accessibilità, sia per quanto riguarda la necessità di un approccio pratico e attivo, e in fine anche per quanto concerne gli ingenti benefici di allenarsi in una dimensione di socialità; in altre parole, di progredire mediante l'incontro/scontro con i “compagni di squadra”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/11590