Questo elaborato parte dall'assunto che al giorno d’oggi, a causa dei molteplici impegni e di una vita molto caotica, i consumatori hanno sempre meno tempo e desiderio di cucinare. E’, infatti evidente che, partendo dal 1940 ed arrivando ai giorni nostri, grazie allo sviluppo tecnologico ed ai mutamenti sociali le abitudini dei consumatori sono mutate. In questo contesto si sono inserite le aziende del food delivery per rispondere al bisogno del consumatore e sfruttare una nuova forma di ristorazione a domicilio, basata su bassi costi per l'azienda e su economie flessibili e green, infatti, i rider spesso consegnano il cibo in bicicletta. Dunque, partendo dalla prima metà del ‘900 l’elaborato svolge un excursus storico sullo sviluppo della domanda di food delivery andando poi a focalizzare l’interesse soprattutto sulle abitudini italiane, il futuro dei consumatori e anche la nascita delle cosiddette “cucine virtuali”. Dopo aver analizzando la domanda il testo pone sotto la lente di ingrandimento l’offerta, andando a comprendere meglio chi sono i maggiori competitor del settore e come vi operano, con i loro punti di forza e di debolezza. Inoltre, il testo si focalizza sull’attuale questione dei rider e della gig-economy. Tale situazione è molto dibattuta sulle riviste di settore e qui principali quotidiani nazionali, e vede l’intervento anche del governo al fine di trovare una soluzione. Per analizzare questo punto, l’elaborato parte dalla nascita della gig economy e dalle sue attuali condizioni e prospettive, andando a cercare di capire come opera un gig-worker e quali siano i pro e contro per loro e anche per le aziende stesse. Il testo entrerà poi più nello specifico e, dopo aver descritto il contesto sociale ed economico, si parlerà delle condizioni dei rider in Italia, degli aspetti contrattuali delle maggiori compagnie operanti nel nostro Paese e di come lo Stato stia cercando di ovviare ai problemi contrattuali di tali lavoratori. Infine, attraverso un questionario compilato dai consumatori, l’elaborato si propone di comprendere come il servizio di food delivery possa diffondersi nelle piccole e medie città, cioè inferiori a 250.000 abitanti. In tal modo si cerca di conoscere innanzitutto le loro abitudini culinarie e la loro predisposizione nell’utilizzo di tale servizio: capire se l’abbiano mai utilizzato oppure no e eventualmente la loro intenzione di farlo in futuro. Tale questionario parte dalla volontà di rispondere alla domanda se sia possibile intensificare con buoni risultati la diffusione del servizio di food delivery anche in località minori o lasciare la maggior diffusione nelle grandi città.
Ristoranti fantasma: caratteristiche e prospettive economiche del servizio di food delivery.
Nieddu, Simone
2018/2019
Abstract
Questo elaborato parte dall'assunto che al giorno d’oggi, a causa dei molteplici impegni e di una vita molto caotica, i consumatori hanno sempre meno tempo e desiderio di cucinare. E’, infatti evidente che, partendo dal 1940 ed arrivando ai giorni nostri, grazie allo sviluppo tecnologico ed ai mutamenti sociali le abitudini dei consumatori sono mutate. In questo contesto si sono inserite le aziende del food delivery per rispondere al bisogno del consumatore e sfruttare una nuova forma di ristorazione a domicilio, basata su bassi costi per l'azienda e su economie flessibili e green, infatti, i rider spesso consegnano il cibo in bicicletta. Dunque, partendo dalla prima metà del ‘900 l’elaborato svolge un excursus storico sullo sviluppo della domanda di food delivery andando poi a focalizzare l’interesse soprattutto sulle abitudini italiane, il futuro dei consumatori e anche la nascita delle cosiddette “cucine virtuali”. Dopo aver analizzando la domanda il testo pone sotto la lente di ingrandimento l’offerta, andando a comprendere meglio chi sono i maggiori competitor del settore e come vi operano, con i loro punti di forza e di debolezza. Inoltre, il testo si focalizza sull’attuale questione dei rider e della gig-economy. Tale situazione è molto dibattuta sulle riviste di settore e qui principali quotidiani nazionali, e vede l’intervento anche del governo al fine di trovare una soluzione. Per analizzare questo punto, l’elaborato parte dalla nascita della gig economy e dalle sue attuali condizioni e prospettive, andando a cercare di capire come opera un gig-worker e quali siano i pro e contro per loro e anche per le aziende stesse. Il testo entrerà poi più nello specifico e, dopo aver descritto il contesto sociale ed economico, si parlerà delle condizioni dei rider in Italia, degli aspetti contrattuali delle maggiori compagnie operanti nel nostro Paese e di come lo Stato stia cercando di ovviare ai problemi contrattuali di tali lavoratori. Infine, attraverso un questionario compilato dai consumatori, l’elaborato si propone di comprendere come il servizio di food delivery possa diffondersi nelle piccole e medie città, cioè inferiori a 250.000 abitanti. In tal modo si cerca di conoscere innanzitutto le loro abitudini culinarie e la loro predisposizione nell’utilizzo di tale servizio: capire se l’abbiano mai utilizzato oppure no e eventualmente la loro intenzione di farlo in futuro. Tale questionario parte dalla volontà di rispondere alla domanda se sia possibile intensificare con buoni risultati la diffusione del servizio di food delivery anche in località minori o lasciare la maggior diffusione nelle grandi città.File | Dimensione | Formato | |
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