Il lavoro di tesi si propone di presentare la collezione di pittura e scultura di Novecento di proprietà delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Dopo una panoramica sullo stato di rinnovamento del museo e dei suoi rapporti con le altre istituzioni nella Venezia della prima metà del secolo, si approfondirà il sistema politico e culturale a cavallo tra fascismo e Seconda guerra mondiale nel quale il Ministero dell’Educazione Nazionale favorì una ricca campagna di acquisizioni. In particolare, il ministro Giuseppe Bottai dimostrò un importante sostegno a favore degli artisti contemporanei nazionali e locali, incentivando gli acquisti attraverso le istituzioni museali della nazione ed in questo caso specifico, delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Si esamineranno poi le occasioni di visibilità per gli artisti, a partire dalle mostre sindacali fasciste della Bevilacqua La Masa, alla Biennale, ai concorsi e premi: tutti contesti autorevoli e grandi opportunità dai quali derivavano gli acquisti. In queste vivaci circostanze nasce e si giustifica questo nucleo di 58 opere, acquistate all’incirca negli anni tra il 1940 e il 1955 ed in buona parte successivamente consegnate in deposito alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Il fulcro dell’elaborato presenta dunque le schede delle opere, realizzate attraverso lo studio dei dati d’archivio e delle fonti bibliografiche, per poi concludersi proponendo un’analisi critica della collezione con l’individuazione della grande presenza della pittura locale ed infine un’ipotesi di valorizzazione.
La collezione di pittura e scultura del Novecento delle Gallerie dell'Accademia di Venezia
Previti, Silvia
2024/2025
Abstract
Il lavoro di tesi si propone di presentare la collezione di pittura e scultura di Novecento di proprietà delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Dopo una panoramica sullo stato di rinnovamento del museo e dei suoi rapporti con le altre istituzioni nella Venezia della prima metà del secolo, si approfondirà il sistema politico e culturale a cavallo tra fascismo e Seconda guerra mondiale nel quale il Ministero dell’Educazione Nazionale favorì una ricca campagna di acquisizioni. In particolare, il ministro Giuseppe Bottai dimostrò un importante sostegno a favore degli artisti contemporanei nazionali e locali, incentivando gli acquisti attraverso le istituzioni museali della nazione ed in questo caso specifico, delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Si esamineranno poi le occasioni di visibilità per gli artisti, a partire dalle mostre sindacali fasciste della Bevilacqua La Masa, alla Biennale, ai concorsi e premi: tutti contesti autorevoli e grandi opportunità dai quali derivavano gli acquisti. In queste vivaci circostanze nasce e si giustifica questo nucleo di 58 opere, acquistate all’incirca negli anni tra il 1940 e il 1955 ed in buona parte successivamente consegnate in deposito alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Il fulcro dell’elaborato presenta dunque le schede delle opere, realizzate attraverso lo studio dei dati d’archivio e delle fonti bibliografiche, per poi concludersi proponendo un’analisi critica della collezione con l’individuazione della grande presenza della pittura locale ed infine un’ipotesi di valorizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/11197