L'idea di scrivere questa tesi nasce dall'esperienza di tirocinio professionalizzante di servizio sociale di 450 ore effettuata durante il percorso di studi. Avendo osservato l'area degli adulti e degli anziani, un aspetto che mi ha profondamente colpita e mi ha spinta a scrivere questa tesi è la concezione di benessere dell'anziano e della persona che hanno le diverse figure professionali che si incontrano e lavorano in équipe nel momento in cui ci si trova a dover inserire un anziano in casa di riposo. Certamente non sono tematiche sconosciute o recenti; dal punto di vista sociale se ne parla da anni e ormai è nato un pregiudizio frequente nei confronti dei medici che sembrano sempre poco collaborativi nei confronti dei servizi o, peggio ancora, pronti ad ostacolare ogni tentativo di aiuto nei confronti dell'utenza, nello specifico, dell'anziano. Sono tanti gli interrogativi che mi sono posta e a cui ho cercato di dare risposta anche intervistando alcuni medici operanti in diversi ambiti professionali come case di riposo, ospedali e studi privati. La decisione di chiedere ai professionisti del settore sanitario in prima persona di far luce sulla questione e chiarire i miei dubbi nasce dal fatto che, da questo punto di vista, la problematica non è mai stata analizzata; nessuno è mai andato da un medico per chiedere quali possono essere i limiti professionali che interferiscono nel rapporto con il settore sociale per capire fino a che punto si può dare ai medici la responsabilità della non collaborazione, come se fosse desiderata, senza prendere in considerazione il fatto che ci possano essere delle difficoltà non imputabili a un'intera categoria professionale.

Il benessere dell'anziano: sociale e sanitario a confronto.

Schiavon, Beatrice
2018/2019

Abstract

L'idea di scrivere questa tesi nasce dall'esperienza di tirocinio professionalizzante di servizio sociale di 450 ore effettuata durante il percorso di studi. Avendo osservato l'area degli adulti e degli anziani, un aspetto che mi ha profondamente colpita e mi ha spinta a scrivere questa tesi è la concezione di benessere dell'anziano e della persona che hanno le diverse figure professionali che si incontrano e lavorano in équipe nel momento in cui ci si trova a dover inserire un anziano in casa di riposo. Certamente non sono tematiche sconosciute o recenti; dal punto di vista sociale se ne parla da anni e ormai è nato un pregiudizio frequente nei confronti dei medici che sembrano sempre poco collaborativi nei confronti dei servizi o, peggio ancora, pronti ad ostacolare ogni tentativo di aiuto nei confronti dell'utenza, nello specifico, dell'anziano. Sono tanti gli interrogativi che mi sono posta e a cui ho cercato di dare risposta anche intervistando alcuni medici operanti in diversi ambiti professionali come case di riposo, ospedali e studi privati. La decisione di chiedere ai professionisti del settore sanitario in prima persona di far luce sulla questione e chiarire i miei dubbi nasce dal fatto che, da questo punto di vista, la problematica non è mai stata analizzata; nessuno è mai andato da un medico per chiedere quali possono essere i limiti professionali che interferiscono nel rapporto con il settore sociale per capire fino a che punto si può dare ai medici la responsabilità della non collaborazione, come se fosse desiderata, senza prendere in considerazione il fatto che ci possano essere delle difficoltà non imputabili a un'intera categoria professionale.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
860950-1214030.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 412.21 kB
Formato Adobe PDF
412.21 kB Adobe PDF   Richiedi una copia

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/109