Il lavoro proposto si è posto come obiettivo quello di analizzare il caso di una bambina di sette anni e mezzo (7;9) affetta da SMA I di tipo B. Verranno osservate le attività svolte in età prescolare e scolare mirate ad attivare il suo sviluppo mentale e a sviluppare delle strategie comunicative nuove. Nonostante la condizione di grave disabilità, è fondamentale tutelare ad ogni individuo il diritto di vivere uno sviluppo completo della propria personalità; ogni bambino, infatti, dovrebbe avere la facoltà di poter scegliere come relazionarsi e comunicare con il mondo circostante. Le malattie neuromuscolari nelle loro forme più gravi, come la SMA di tipo I, in cui il corpo non è in grado di muoversi autonomamente e vi sono dei deficit nelle capacità di articolazione, rendono l’individuo imprigionato nell’impossibilità di comunicare. La comunicazione, ossia la possibilità di esprimere i propri bisogni, pensieri, sensazioni ed esperienze, è per la bambina la distruzione continua della sua prigione e l’opportunità di costruire intorno a sé una rete di relazioni affettive e sociali importanti per la sua crescita. Nello studio verrà osservato come le frustrazioni della bambina, dovute all’incapacità di esprimersi, siano state superate lasciando spazio a miglioramenti della qualità della vita.
COMUNICARE È VIVERE: IL CASO DI UNA BAMBINA CON SMA I DI TIPO B
Natural, Arianna
2018/2019
Abstract
Il lavoro proposto si è posto come obiettivo quello di analizzare il caso di una bambina di sette anni e mezzo (7;9) affetta da SMA I di tipo B. Verranno osservate le attività svolte in età prescolare e scolare mirate ad attivare il suo sviluppo mentale e a sviluppare delle strategie comunicative nuove. Nonostante la condizione di grave disabilità, è fondamentale tutelare ad ogni individuo il diritto di vivere uno sviluppo completo della propria personalità; ogni bambino, infatti, dovrebbe avere la facoltà di poter scegliere come relazionarsi e comunicare con il mondo circostante. Le malattie neuromuscolari nelle loro forme più gravi, come la SMA di tipo I, in cui il corpo non è in grado di muoversi autonomamente e vi sono dei deficit nelle capacità di articolazione, rendono l’individuo imprigionato nell’impossibilità di comunicare. La comunicazione, ossia la possibilità di esprimere i propri bisogni, pensieri, sensazioni ed esperienze, è per la bambina la distruzione continua della sua prigione e l’opportunità di costruire intorno a sé una rete di relazioni affettive e sociali importanti per la sua crescita. Nello studio verrà osservato come le frustrazioni della bambina, dovute all’incapacità di esprimersi, siano state superate lasciando spazio a miglioramenti della qualità della vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/10742