Questa tesi analizza la strategia di Nation branding adottata dal governo giapponese negli ultimi 20 anni analizzando i suoi punti di forza e punti deboli che hanno portato ad oggi a grandi controversie legate all’immagine del Giappone a livello internazionale. Partendo da un’analisi dettagliata del concetto di Nation branding e la sua relazione con il Soft power fondata sugli studi di Simon Anholt e Joseph Nye, viene studiato lo stato attuale del Nation branding in Giappone su base di dati statistici e bibliografia scientifica disponibile. Successivamente vengono studiate le migliori strategie a favore del Japan brand messe in atto dal governo nipponico e dalla “Task Force on Contents in the Intellectual Property Policy Headquarters” a partire dal 2002, con focus su quelle relative a “Cool Japan” e “Visit Japan Campaign”. Numerosi studi sul Nation branding affermano che quest’ultimo è uno strumento estremamente valido al fine di sviluppare un’immagine positiva del paese in questione, utile per favorire la sua posizione politica ed economica a livello internazionale. Nell’ultima parte di questo lavoro andiamo però a vedere quali sono i pericoli e le controversie che il Nation branding può portare in concomitanza a decisioni politiche che il governo giapponese ha preso negli ultimi anni.
Nation branding in Giappone: pericoli e controversie di una strategia vincente
Toffano, Marta
2022/2023
Abstract
Questa tesi analizza la strategia di Nation branding adottata dal governo giapponese negli ultimi 20 anni analizzando i suoi punti di forza e punti deboli che hanno portato ad oggi a grandi controversie legate all’immagine del Giappone a livello internazionale. Partendo da un’analisi dettagliata del concetto di Nation branding e la sua relazione con il Soft power fondata sugli studi di Simon Anholt e Joseph Nye, viene studiato lo stato attuale del Nation branding in Giappone su base di dati statistici e bibliografia scientifica disponibile. Successivamente vengono studiate le migliori strategie a favore del Japan brand messe in atto dal governo nipponico e dalla “Task Force on Contents in the Intellectual Property Policy Headquarters” a partire dal 2002, con focus su quelle relative a “Cool Japan” e “Visit Japan Campaign”. Numerosi studi sul Nation branding affermano che quest’ultimo è uno strumento estremamente valido al fine di sviluppare un’immagine positiva del paese in questione, utile per favorire la sua posizione politica ed economica a livello internazionale. Nell’ultima parte di questo lavoro andiamo però a vedere quali sono i pericoli e le controversie che il Nation branding può portare in concomitanza a decisioni politiche che il governo giapponese ha preso negli ultimi anni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/10404