Gli esseri umani, come animali relazionali, imparano a vivere e a occupare un posto nella società grazie ai rapporti che instaurano socializzando con gli altri. L’identità sociale si forma parallelamente a quella personale che, con la crescita, si modella per differenziazione nella scoperta delle qualità che rendono uniche le persone. Questi processi psicosociali sono possibili grazie al linguaggio, attraverso il quale gli individui interiorizzano i significati del mondo nel quale vivono. La sordità ha suscitato nei secoli l’interesse di numerose discipline che hanno contribuito a definirla e collocarla socialmente in modi diversi. Accanto alle prospettive riabilitative ed educative, la crescente consapevolezza della comunità sorda, spinta e motivata dalle ricerche sulle lingue dei segni, ha contribuito a nuove riflessioni che hanno aperto le porte a nuovi discorsi sulla sordità. Il presente elaborato mira a far luce sui fenomeni di socializzazione secondaria che hanno portato persone sorde adulte segnanti non native a scegliere di avvicinarsi alla comunità sorda, imparando la lingua dei segni e contribuendo a una ridefinizione dell’immagine di sé personale e sociale. Il metodo utilizzato è quello qualitativo dell’intervista, in particolare dei racconti di vita. I partecipanti si sono raccontati esplorando a ritroso un cammino di vita personale che, in alcuni punti, si riscontra comune a quello di altre persone sorde che hanno fatto un’esperienza simile. Ricerche future di carattere interdisciplinare potrebbero essere svolte per approfondire ulteriormente la natura dei fenomeni emersi.
La costruzione sociale e identitaria della sordità: esperienze di socializzazione secondaria di persone sorde segnanti non native
Russi, Francesca
2021/2022
Abstract
Gli esseri umani, come animali relazionali, imparano a vivere e a occupare un posto nella società grazie ai rapporti che instaurano socializzando con gli altri. L’identità sociale si forma parallelamente a quella personale che, con la crescita, si modella per differenziazione nella scoperta delle qualità che rendono uniche le persone. Questi processi psicosociali sono possibili grazie al linguaggio, attraverso il quale gli individui interiorizzano i significati del mondo nel quale vivono. La sordità ha suscitato nei secoli l’interesse di numerose discipline che hanno contribuito a definirla e collocarla socialmente in modi diversi. Accanto alle prospettive riabilitative ed educative, la crescente consapevolezza della comunità sorda, spinta e motivata dalle ricerche sulle lingue dei segni, ha contribuito a nuove riflessioni che hanno aperto le porte a nuovi discorsi sulla sordità. Il presente elaborato mira a far luce sui fenomeni di socializzazione secondaria che hanno portato persone sorde adulte segnanti non native a scegliere di avvicinarsi alla comunità sorda, imparando la lingua dei segni e contribuendo a una ridefinizione dell’immagine di sé personale e sociale. Il metodo utilizzato è quello qualitativo dell’intervista, in particolare dei racconti di vita. I partecipanti si sono raccontati esplorando a ritroso un cammino di vita personale che, in alcuni punti, si riscontra comune a quello di altre persone sorde che hanno fatto un’esperienza simile. Ricerche future di carattere interdisciplinare potrebbero essere svolte per approfondire ulteriormente la natura dei fenomeni emersi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
856308-1208719.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
4.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.86 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14247/10032